Dopo un mese di assenza (ma in realtà sono stata occupata a creare il mio sito), eccomi di nuovo qui per raccontarvi una storia di tanto tempo fa (eh lo so ma che ci volete fare sono un po' lenta!! ehehehe)
Due anni fa, anzi forse tre, sono stata con il gruppo di amici fotografi della Società subalpina di Torino a Mombello nell'ex-manicomio a fare foto e Ta-Daaaaan!!!
L'altro giorno mentre sistemavo "l'archivio delle foto" con una certa logica a me del tutto estranea, salta fuori la cartella Mombello e presa da un euforia creativa e dalla voglia di sperimentare le nozioni apprese sulle maschere di Fotoschiop (Photoshop per la massa) mi sono messa al lavoro.
I manicomi erano luoghi di reclusione in cui venivamo segregate persone con difficoltà psicologiche e/o con disturbi psichici; insomma bastava essere un po' strambi per vincere il concorso del Matto del Villaggio o dell'Isterica del Paese; il premio ovviamente consisteva in un biglietto di solo andata per il Manicomio.
L'Ex Manicomio di Mombello si trova nel bel mezzo del nulla, le strutture sono "aperte" permettendo a fotografi coraggiosi di fare un bel tuffo nel passato respirando l'odore delle vite spezzate dei suoi ospiti.
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| ©ilsognodiona2013 all right reserved |
Il nostro viaggio inizia nel primo padiglione. Sarà stata l'atmosfera da film horror, sarà stato l'ambiente fatiscente, ma dentro di me cresceva sempre più forte la consapevolezza che il dolore di quelle persone continuava a richiedere il riconoscimento di una dignità rubata.
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Lentamente prendo confidenza con quei luoghi, immergendomi in quelle vite rubate per poter dar voce al silenzio attraverso il mio sguardo guidato dalla macchina fotografica.
Posso osservare quel dolore nascosto dagli oggetti perduti, dai muri scrostati, dai vetri rotti.
Posso udire nel silenzio le grida delle torture subite.
Posso sentire sulla mia pelle le lacrime per vite mai vissute nella loro pienezza.
Posso vedere il suono sordo di sogni e speranze infrante.
Posso fotografare ciò che è stato e per sempre sarà per poter imprimere frammenti di vita che non devono cadere nell'oblio.
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